Come organizzarsi prima di partire per un viaggio di volontariato ambientale

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Finalmente hai deciso di partire per un viaggio di volontariato ambientale all’estero e non sai da dove cominciare per potere organizzarti. Pianificare è l’azione principale per raggiungere un obiettivo che è – usando le parole di Harvey B. Mackay – un sogno con un progetto a scadenza.

Quali sono i passi da compiere prima di partire per un campo di volontariato

Il primo passo da fare è quello di decidere il posto e la struttura con cui si intende lavorare. La maggior parte dei volontari partecipa ai campi di volontariato da un minimo di due settimane a dodici settimane, dunque, prima di prenotare il biglietto aereo è necessario informarsi. Molte destinazioni, richiedono qualche mese per elaborare la domanda di partecipazione: consultare e restare in contatto con l’organizzazione presso cui effettuerai il servizio è il passaggio fondamentale affinché l’esperienza parta con il piede giusto. Una cosa da fare assolutamente è quella di informarsi sulle vaccinazioni. Ad esempio, se stai programmando di partire per l’Africa, è consigliato sottoporsi a vaccini o a richiami per l’Epatite A e B, per l’antitetanica, per la febbre gialla e seguire la profilassi antimalarica (anche se quest’ultima non è obbligatoria). Step successivo è assicurarsi che il passaporto sia in regola e abbia almeno sei mesi di validità dalla data di arrivo.

Se ancora non ne sei in possesso, la domanda di rilascio del passaporto può essere effettuata in Questura o presso una stazione di carabinieri portando con sé: un documento di riconoscimento valido; due foto formato tessera; un contrassegno telematico di 40.29 euro e la ricevuta di pagamento di 42.50 euro per il passaporto ordinario. Successivamente si penserà al visto – documento che consente di visitare un Paese per un periodo compreso fra i trenta e i novanta giorni – richiedendolo in modo autonomo all’ambasciata o al consolato del Paese che visiterai: è necessario compilare semplicemente un modulo e allegare delle fotografie in formato tessera.

Una volta risolta la parte burocratica, è tempo di preparare i bagagli. Cosa mettere allora in valigia? La risposta dipende dalla vostra destinazione ma, in linea di massima, il consiglio è quello di portare indumenti comodi, adatti a più attività e non in abbondanza. Sicuramente, se ad esempio se stai programmando di partire per l’Africa equatoriale o per la regione settentrionale del Sudamerica, i farmaci non devono mai mancare nel tuo bagaglio. Un piccolo kit a portata di mano e contenente ad esempio antibiotici, aspirine, antiallergici, gel disinfettanti per mani e spray repellenti per insetti, potrebbero tornarti utili in caso di bisogno immediato.

In conclusione, prima di partire per un viaggio di volontariato ambientale all’estero, occorre: scegliere la meta del vostro viaggio, la tipologia del campo che svolgerete e contattare la struttura che vi ospiterà; pianificare il viaggio ed essere in possesso di documenti in corso di validità quali il passaporto e il visto; effettuare le vaccinazioni e/o i richiami quando è richiesto e, infine, preparare i bagagli in modo funzionale e portando con sé i farmaci di cui si ha bisogno. Siete pronti per questa nuova avventura?

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